Cosa significa Musica Durante Alighieri? Si tratta di un ingenuo gioco di parole, che vuole tuttavia sottendere ad una riflessione più seria e affascinante.
Tentando di spingersi dentro i significati che si vogliono attribuire ai tre termini, s’intuisce subito che la materia verso cui volgo lo sguardo e di cui posso e mi voglio occupare è la Musica. Ciò va detto perché cercare la musica – quella intesa nella sua più comune accezione – dentro un’opera letteraria può apparire come un atto maldestro, ma la proposta è quella di allargare lo sguardo nel tentativo di riuscire ad ascoltare quello che generalmente sfugge alla sensibilità. Così facendo, in Dante diventa possibile trovare molto più suono e più musica di quanto si possa immaginare.
Alighieri (il terzo termine nell’ordine) è paradossalmente il punto di arrivo e non quello di partenza del ragionamento; ciò perché in compagnia della sua opera, di cui è superfluo ribadire l’eterna attualità, siamo sempre nel mezzo del cammin; ossia in un attimo temporale in cui nulla e nessuno è finito, ma tutto è in evoluzione. “La fine” ed il suo relativo aggettivo “finito” indicano qualcosa che non ha più la possibilità di modificarsi; è concluso e permanentemente condannato all’immobilità; di fatto è morto. Dante riesce invece a spingersi al di là di questo limite e, pur terminando le sue opere, le rende infinite perché piene di archetipi umani perenni, nella storia di un’umanità contemporaneamente sempre in evoluzione e sempre uguale a sé stessa. Così, pensando alla materia musicale, ma ancor più al pensiero e alla sensibilità musicali dell’uomo Dante, è seducente notare come gli aspetti più peculiari di quell’uomo artista (quindi la conoscenza, la filosofia, gli aspetti umani, la psicologia, l’esperienza, la ricerca della bellezza, etc.) permangano sempre e rappresentino il filo conduttore nella e della sopravvivenza culturale che giunge ai nostri giorni. L’essere umano, nonostante la sua continua evoluzione e i suoi radicali cambiamenti epocali, non ha mai potuto allontanare da sé la ricerca di musicalità e di armonia e non è mai riuscito ad essere diverso da ciò che, nel bene e nel male, intimamente è. Il racconto dantesco, che in tali termini si esprime, si eleva quindi ad una perenne attualità che, mutatis mutandis, rimane sempre vivo e cangiante.
La musica fu un elemento principe nell’animo del poeta e, allora come oggi, la colonna sonora della vita è il frutto dell’ascolto della vita stessa e di ciò che attorno a noi ruota. Nell’opera dantesca è quindi possibile scorgere la Musica Durante (che fu il suo nome, ma che qui intendiamo con l’accezione temporale) Alighieri e può essere per noi oggi una lente d’ingrandimento attraverso la quale è suggestivo rileggere il suo tempo e forse anche il nostro.
Formator*
Massimo Lombardi
Concertista, didatta e storico nell’ambito della musica antica svolge intensa attività artistica in Italia e all’estero. Per maggiori informazioni cliccare qui.
Come partecipare
A breve disponibile il link per la registrazione
Ulteriori informazioni
Per chi intendesse approfondire l’argomento può contattando l’Associazione, partecipare all’intero progetto «Musica Durante Alighieri» che consta di 3 incontri di durata di 1,30 ciascuno.