Come si osservava il cielo nell’antichità? E quali strumenti utilizzavano gli uomini del passato per osservarlo e misurarlo? Il laboratorio si propone di avvicinare i ragazzi ai principi dell’astronomia attraverso la spiegazione e l’uso di antichi strumenti pre-telescopici. Si analizzerà il notturlabio, l’orologio notturno che in base alla posizione di alcune stelle di riferimento permetteva di comprendere l’ora della notte; e l’astrolabio per individuare la posizione degli astri, determinava l’ora giornaliera, la distanza di oggetti e molto altro ancora. Sarà poi introdotto il cannocchiale di Galileo, lo strumento che ha rivoluzionato il modo di guardare il cielo aprendo gli orizzonti verso un nuovo mondo celeste fatto di pianeti e di stelle fino ad allora sconosciute; ciò porterà alla nascita dell’astronomia moderna. Mostrando un modellino didattico di cannocchiale analizzeremo le parti che lo compongono e, tramite un banco ottico, ne scopriremo, il funzionamento analizzando la lente concava e la lente convessa che lo caratterizzano.
L’attività è stata ideata nell’ambito del progetto europeo Virtual Pathways-Reinforcing school-museum cooperation in Covid 19 Times ed è strutturata in tre fasi importanti: una fase preparatoria in classe che l’insegnante può svolgere utilizzando del materiale illustrativo fornito dalla Sezione Didattica del Museo Galileo, il laboratorio che prevede anche una parte di visita agli strumenti originali e una fase successiva che consente l’approfondimento dei temi trattati, oltre al suggerimento di lavori di gruppi, quiz e indicazioni di visite virtuali alle collezioni degli altri partner europei coinvolti nel progetto.
Ulteriori informazioni
L’attività è gratuita. Ci si può iscrivere entro lunedì 16 maggio 2022 alla scadenza gli insegnanti riceveranno un link tramite il quale potranno scaricare il materiale didattico utile per preparare l’attività.