DESTINATARI:
Secondaria I grado, Secondaria II grado
I Longobardi in Piemonte sono attestati a partire dal 570. Erano davvero invasori, o semplici migranti?
“Abbandonata la Pannonia, i Longobardi pertanto calarono in Italia con le mogli, i figli e ogni loro masserizia. Avevano abitato la Pannonia per quarantadue anni. Ne uscirono in aprile, al tempo della prima indizione, due giorni dopo la Pasqua che in quell’anno, secondo i calcoli, cadde il primo di aprile. Ed erano già trascorsi cinquecentosessantotto anni dall’Incarnazione di Nostro Signore”.
Così racconta Paolo Diacono del suo popolo. E ci fornisce anche altre interessantissime informazioni sul vestiario, sul loro diritto, sul viaggio.
Ma cosa testimoniano i reperti archeologici sulla presenza dei Longobardi in Piemonte? Dalla Necropoli di Testona agli ultimi ritrovamenti di Collegno, dalla tomba della dama del Lingotto al guerriero di Borgo D’Ale… Armi, gioielli e crocette auree affascineranno i vostri studenti, e vi faranno rivalutare questo popolo “barbaro”.
Il primo codice di leggi, la conversione al cattolicesimo, l’unicità dei loro gioielli fanno di questo popolo molto più di un semplice gruppo di invasori.
Formator*
Gabriella Monzeglio
Gabriella Monzeglio è archeologa, autrice della pubblicazione “I Romani in Valle di Susa”, Direttore editoriale della rivista archeologica online ArcheoMedia (www.archeomedia.net), Responsabile della didattica Mediares S.c. (www.didatticatorino.it)
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